01 Giu

Cataratta

1) COSA E’ LA CATARATTA?

La cataratta è l’opacizzazione del cristallino, la lente interna dell’occhio, che si trova dietro la pupilla e separa la camera anteriore dell’occhio da quella posteriore, ha la forma di una lenticchia ed ha il compito di far convergere sulla retina i raggi luminosi.

Deve essere perfettamente trasparente per consentire alla luce di raggiungere in modo appropriato la retina senza causare problemi alla vista.

2) SINTOMI DELLA CATARATTA

I sintomi più comuni sono la visione annebbiata o sfocata, fastidio alla visione di luci intense, visione sdoppiata e la necessità di cambiare frequentemente la prescrizione degli occhiali. Questa sintomatologia è peraltro associata ad altre patologie oculari, perciò ti  consiglio di sottoporti a una visita oculistica per accertarne la causa. 

La cataratta in fase iniziale non provoca solitamente alcun sintomo e si sviluppa lentamente, talora alcuni anni, cosicché la perdita visiva è di solito graduale, non improvvisa. Alcuni pazienti notano un miglioramento della visione da vicino tale da poter fare a meno degli occhiali

3) DA COSA E’ CAUSATA LA CATARATTA ?

Le cause del difetto di “trasparenza” del cristallino, che determina la cataratta, possono essere molteplici: invecchiamento, traumi oculari, malattie e alterazioni oculari e sistemiche, difetti ereditari o congeniti. 

Il normale processo d’invecchiamento, infatti, può causare l’indurimento del cristallino e la sua opacizzazione. Questo tipo di cataratta è la cataratta senile ed è il tipo più comune.

In altri casi l’opacità del cristallino può essere causata da stati infettivi o infiammatori che si verificano durante la gestazione e che colpiscono il nascituro. 

Questo tipo di cataratta è chiamata cataratta congenita.

I traumi oculari – traumi perforanti oculari, ferite, calore intenso o traumi chimici – possono danneggiare la lente e determinare l’insorgenza di una cataratta traumatica. 

Anche alcuni farmaci, tra cui i cortisonici, o malattie oculari e sistemiche come il diabete possono favorire l’opacizzazione del cristallino e causare cataratta. La cataratta è in ogni caso una condizione non reversibile che può, a seconda dei casi, rimanere stazionaria o evolvere nel tempo.

4) DIAGNOSI DELLA CATARATTA

La cataratta viene diagnosticata con l’ausilio di strumenti specifici, pertanto in caso di un offuscamento della visione o altri sintomi consiglio di rivolgerti tempestivamente al tuo oculista, per effettuare una visita oftalmologica completa.

5) TERAPIA DELLA CATARATTA

L’unico trattamento efficace è l’intervento chirurgico, che è indicato nell’adulto in condizioni di significativa riduzione visiva. Ad oggi non è stata dimostrata l’efficacia di farmaci (colliri, compresse) per la cura della cataratta

L’intervento di cataratta consiste nel sostituire il cristallino opaco per cataratta con una lente intraoculare (Intra Ocular Lens, abbreviato IOL). 

Gli strumenti ad alta tecnologia per asportare il cristallino e adottano tecnologia Laser (Femtolaser)  e tecnologia a ultrasuoni (facoemulsificatore).

Uno straordinario vantaggio delle nuove tecniche di microchirurgia della cataratta è anche di  correggere difetti di rifrazione pre esistente (miopia, ipermetropia, astigmatismo e presbiopia), così da ottenere una buona visione senza l’uso di occhiali con le lenti intraoculari premium ad alta tecnologia. (LINK)

Per questi interventi, se il tipo di cataratta e le condizioni del paziente lo consentono, adotto l’anestesia topica,  con ripetute somministrazioni di collirio anestetico. 

Se l’anestesia topica non è eseguibile, posso praticare l’anestesia locale con una o due punture in vicinanza dell’occhio. In casi pressoché eccezionali ricorro all’anestesia generale.

01 Giu

Ipermetropia

L’Ipermetropia determina la visione annebbiata e faticosa degli oggetti, da lontano e da vicino in funzione della sua entità e dell’età del soggetto ; all’opposto della miopia, la visione da vicino risulta in genere più difficoltosa, mentre guardando lontano non sempre è evidente una percezione confusa. Nel soggetto ipermetrope il punto di focalizzazione delle immagini non si trova sulla retina come dovrebbe essere ma in un punto virtuale posto al di là della retina, ciò è dovuto a un bulbo oculare più corto o a una diminuzione del potere dei mezzi diottrici dell’occhio (cornea e cristallino ). La capacità di focalizzare sul piano retinico oggetti posti a distanze differenti è definita accomodazione; tale funzione viene garantita dall’attività del cristallino che, sfruttando la sua naturale elasticità, consente di variare la messa a fuoco oculare dall’infinito sino a pochi centimetri dal naso, almeno sin tanto che non insorge la presbiopia. Osservando all’infinito, in condizioni di normalità, il cristallino non esercita alcuna attività accomodativa; guardando da vicino e a distanza intermedia, al fine di mantenere costante la visione nitida, il cristallino mette a fuoco. Nel soggetto ipermetrope la funzione accomodativa assume un’importanza rilevante perché riporta l’immagine a fuoco sulla retina, facendo convergere i raggi luminosi a livello della fovea.
01 Giu

Miopia

La miopia è il difetto visivo più frequente in tutto in occidente ; circa un abitante su quattro ha difficoltà di visione per lontano; gli oggetti distanti appaiono tanto più indistinti e annebbiati quanto maggiore è l’entità del difetto.

La miopia è un’anomalia refrattiva o ametropia, a causa della quale i raggi luminosi provenienti da un oggetto distante non si focalizzano correttamente sulla retina, ma davanti ad essa.
La conseguenza è che gli oggetti osservati tendono ad apparire sfocati e la visione migliora con la riduzione della distanza a cui si guarda.
La miopia si misura in diottrie; si parla di miopia lieve quando il difetto è inferiore a 3-4 diottrie, di miopia media o medio-forte sino a 8-9 diottrie, di miopia elevata al di sopra di questi valori.

Si tratta in generale, di una condizione dovuta ad un’aumentata lunghezza del bulbo oculare oppure ad una eccessiva curvatura (e quindi eccessivo potere diottrico) della cornea o del cristallino.

02 Set

Chirurgia Refrattiva

E’ un insieme di tecniche chirurgiche che vengono usate per correggere i vizi refrattivi come la miopia, l’ipermetropia e l’astigmatismo. Sono allo sviluppo tecniche per la correzione della presbiopia. I suddetti difetti possono essere normalmente corretti con l’uso di occhiali e lenti a contatto.
 L’intervento chirurgico è generalmente consigliato in presenza di difetti elevati, difetti molto sbilanciati tra un occhio e l’altro, casi di intolleranza alle lenti o attività lavorative dove l’uso di lenti costituisca un problema (ad esempio nell’aviazione).
I vizi refrattivi possono essere corretti chirurgicamente ricorrendo alla correzione della curvatura corneale , come accade più frequentemente, oppure alla chirurgia endo-oculare. La misurazione dell’entità del difetto refrattivo, ovvero l’esame della vista, è solo il primo passo per la selezione del paziente da sottoporre all’intervento. Infatti dopo una visita oculistica approfondita per verificare che l’occhio sia sano è necessario eseguire una serie di esami strumentali per la valutazione della cornea (topografia, pachimetria e pupillometria)

L’intervento è generalmente definitivo, ma richiede un periodo di assestamento di qualche mese. Sebbene la capacità visiva migliori sempre, talvolta può permanere o ricomparire a distanza di anni un piccolo residuo refrattivo, che spesso però può essere corretto grazie a un secondo intervento di minore entità. Raramente non è possibile correggere tutto il difetto refrattivo con un unico intervento e il dott.Luccarelli proporrà la soluzione personalizzata alle esigenze del singolo paziente.