09 Gen

IOL multifocali e progressive

Sono lenti intraoculari che sostituiscono il cristallino opacizzato dalla cataratta e consentono anche di vedere senza occhiali dopo la chirurgia della cataratta.

Venti anni fa, l’obiettivo principale di chirurgia della cataratta era la riabilitazione visiva, cioè tornare a vedere.
Oggi, la chirurgia della cataratta sta diventando anche una procedura di tipo refrattivo in grado di liberarci sia della opacità del cristallino e dagli occhiali, con un’eccellente sicurezza ed efficacia.

Vediamo quali scelte di lenti intraoculari ci sono:

  1. Le IOL monofocali, consentono proprio per la presenza di un fuoco, o di vedere bene da lontano senza occhiali oppure da vicino senza occhiali.
  2. Le IOL multifocali, consentono la messa a fuoco di due distinti (lontano e vicino)  oppure tre punti focali (lontano, intermedio e vicino).
  3. Le IOL multifocali progressive o EDOF (Enhanced Depth Of Focus), un innovativo tipo di IOL multifocale.

 

 
 

Il vantaggio delle IOL EDOF è il fuoco costante da 40-50cm a infinito, e non ci sono i gap delle multifocali classiche. Inoltre,  sono assenti alcuni effetti indesiderati delle IOL multifocali standard, come riflessi e aloni, dovuti alla competizione per l’attenzione dei due o 3 punti focali separati.


Inoltre le EDOF correggono aberrazione sferica o aberrazione cromatica, aumentando la qualità dell’immagine. Infatti le anomalie o irregolarità del sistema ottico possono causare una visione non perfetta nonostante una perfetta chirurgia.
Queste irregolarità causano aberrazioni del percorso della luce negli occhi. In questo caso si mira a ottenere un punto focale allungato, più correttamente una linea, e non due o 3 punti focali distinti.

I modelli in commercio sono 2 : la MiniWell della SiFi, la Zeiss, La Santen e la Symfony della AMO.
Symfony utilizza una variante sull’ottica diffrattiva ed è disponibile anche torica, che corregge anche l’astigmatismo.

 La SIFI Miniwell è una IOL ad aberrazione sferica controllata (unica IOL che sfrutta questa tecnologia, molto promettente, progetto italiano !) ed esiste anche la variante torica .

Per l’impianto è necessario che l’occhio sia perfettamente sano, a parte la cataratta. La chirurgia deve essere perfetta per avere un risultato soddisfacente.

Queste innovative IOL sono impiantate di routine dal dott. Luccarelli all’Ospedale San Giuseppe di Milano.

Criteri di scelta del paziente

Impianto preferibilmente bilaterale
Pazienti di qualunque sesso ed età
Pazienti con cataratta o candidati all’intervento di RLE
Astigmatismo ≤ 0,75 D
Diametro pupillare mesopico fra 4 e 6 mm

Vantaggi della IOL
Visione continua da vicino a lontano
Estesa profondità di fuoco
Ottima qualità della visione
Assenza di aloni e glare
Rapido adattamento neurosensoriale
Indipendenza dall’angolo K
Sicurezza garantita dal sistema precaricato per mini incisione

Saverio Vincenzo Luccarelli - MioDottore.it
01 Giu

Cornea Guttata o Distrofia Corneale di Fuchs

Può causare opacizzazione della cornea per accumulo di acqua da disfunzione delle cellule endoteliali della cornea.

La distrofia endoteliale di Fuchs è una malattia bilaterale, non infiammatoria caratterizzata dalla formazione di corpi di Hassall-Henle , note anche come guttae corneali, tra le cellule endoteliali corneali sulla membrana di Descemet. Poiché le cellule bilanciano lo stato di idratazione della cornea, viene compromessa la funzione di pompa delle cellule endoteliali e ne risulta una iperidratazione della cornea, che è indicato come ‘scompenso corneale’.

L’Ambulatorio Cornea dell’Ospedale San Giuseppe di Milano, è stato riconosciuto un Presidio della rete delle Malattie Rare della Lombardia per le Distrofie Corneali Ereditarie, fra cui la distrofia di Fuchs, per il contributo assistenziale di specializzazione in patologie corneali offerto dal dott.Luccarelli.

Cause In letteratura è stata descritta una ereditarietà come carattere autosomico dominante con maggiore prevalenza nelle donne. La distrofia di Fuchs più spesso si presenta nella quinta o sesta decade di vita, ma può essere vista anche in pazienti più giovani. Sintomi Ridotta acuità visiva a causa dell’edema corneale o interferenza ottica da corpi di Hassall-Henle. A volte, sensazione di corpo estraneo, irritazione, lacrimazione e sensibilità alla luce o fotofobia. Nelle fasi tardive, la formazione di vesciche sottoepiteliale può indurre dolore. Segni Alla microscopia speculare o confocale i Corpi di Hassall-Henle o la guttata sono visualizzabili come ‘buchi neri’ nel mosaico endoteliale.guttata confocal La densità delle cellule endoteliali è spesso diminuita e lo spessore stromale è anche notevolmente aumentato a causa dell’edema con perdita della trasparenza corneale. Formazione di bolle sottoepiteliali nei casi avanzati. Nei casi di lunga data si assiste alla formazione di cicatrici sottoepiteliale e stromali.

Terapia
Fino a poco tempo, la distrofia endoteliale di Fuchs veniva gestita con la cheratoplastica perforante, cioè il trapianto di tutta la cornea. Attualmente la tecnica di scelta è di tipo lamellare (cheratoplastica lamellare posteriore o DSAEK), con la sostituzione del solo strato endoteliale, che viene eseguito di routine dal dott.Luccarelli all’Ospedale San Giuseppe di Milano; tale procedura assicura un recupero funzionale molto più rapido rispetto ad una cheratoplastica perforante convenzionale e rischi intraoperatori decisamente ridotti.

Prognosi
La riabilitazione visiva può essere ottenuto con una prognosi eccellente a lungo termine. Tuttavia, sia la condizione oculare generale così come la durata della malattia stessa possono influenzare il risultato finale.

01 Giu

Cataratta

1) COSA E’ LA CATARATTA?

La cataratta è l’opacizzazione del cristallino, la lente interna dell’occhio, che si trova dietro la pupilla e separa la camera anteriore dell’occhio da quella posteriore, ha la forma di una lenticchia ed ha il compito di far convergere sulla retina i raggi luminosi.

Deve essere perfettamente trasparente per consentire alla luce di raggiungere in modo appropriato la retina senza causare problemi alla vista.

2) SINTOMI DELLA CATARATTA

I sintomi più comuni sono la visione annebbiata o sfocata, fastidio alla visione di luci intense, visione sdoppiata e la necessità di cambiare frequentemente la prescrizione degli occhiali. Questa sintomatologia è peraltro associata ad altre patologie oculari, perciò ti  consiglio di sottoporti a una visita oculistica per accertarne la causa. 

La cataratta in fase iniziale non provoca solitamente alcun sintomo e si sviluppa lentamente, talora alcuni anni, cosicché la perdita visiva è di solito graduale, non improvvisa. Alcuni pazienti notano un miglioramento della visione da vicino tale da poter fare a meno degli occhiali

3) DA COSA E’ CAUSATA LA CATARATTA ?

Le cause del difetto di “trasparenza” del cristallino, che determina la cataratta, possono essere molteplici: invecchiamento, traumi oculari, malattie e alterazioni oculari e sistemiche, difetti ereditari o congeniti. 

Il normale processo d’invecchiamento, infatti, può causare l’indurimento del cristallino e la sua opacizzazione. Questo tipo di cataratta è la cataratta senile ed è il tipo più comune.

In altri casi l’opacità del cristallino può essere causata da stati infettivi o infiammatori che si verificano durante la gestazione e che colpiscono il nascituro. 

Questo tipo di cataratta è chiamata cataratta congenita.

I traumi oculari – traumi perforanti oculari, ferite, calore intenso o traumi chimici – possono danneggiare la lente e determinare l’insorgenza di una cataratta traumatica. 

Anche alcuni farmaci, tra cui i cortisonici, o malattie oculari e sistemiche come il diabete possono favorire l’opacizzazione del cristallino e causare cataratta. La cataratta è in ogni caso una condizione non reversibile che può, a seconda dei casi, rimanere stazionaria o evolvere nel tempo.

4) DIAGNOSI DELLA CATARATTA

La cataratta viene diagnosticata con l’ausilio di strumenti specifici, pertanto in caso di un offuscamento della visione o altri sintomi consiglio di rivolgerti tempestivamente al tuo oculista, per effettuare una visita oftalmologica completa.

5) TERAPIA DELLA CATARATTA

L’unico trattamento efficace è l’intervento chirurgico, che è indicato nell’adulto in condizioni di significativa riduzione visiva. Ad oggi non è stata dimostrata l’efficacia di farmaci (colliri, compresse) per la cura della cataratta

L’intervento di cataratta consiste nel sostituire il cristallino opaco per cataratta con una lente intraoculare (Intra Ocular Lens, abbreviato IOL). 

Gli strumenti ad alta tecnologia per asportare il cristallino e adottano tecnologia Laser (Femtolaser)  e tecnologia a ultrasuoni (facoemulsificatore).

Uno straordinario vantaggio delle nuove tecniche di microchirurgia della cataratta è anche di  correggere difetti di rifrazione pre esistente (miopia, ipermetropia, astigmatismo e presbiopia), così da ottenere una buona visione senza l’uso di occhiali con le lenti intraoculari premium ad alta tecnologia. (LINK)

Per questi interventi, se il tipo di cataratta e le condizioni del paziente lo consentono, adotto l’anestesia topica,  con ripetute somministrazioni di collirio anestetico. 

Se l’anestesia topica non è eseguibile, posso praticare l’anestesia locale con una o due punture in vicinanza dell’occhio. In casi pressoché eccezionali ricorro all’anestesia generale.

01 Giu

Miopia

La miopia è il difetto visivo più frequente in tutto in occidente ; circa un abitante su quattro ha difficoltà di visione per lontano; gli oggetti distanti appaiono tanto più indistinti e annebbiati quanto maggiore è l’entità del difetto.

La miopia è un’anomalia refrattiva o ametropia, a causa della quale i raggi luminosi provenienti da un oggetto distante non si focalizzano correttamente sulla retina, ma davanti ad essa.
La conseguenza è che gli oggetti osservati tendono ad apparire sfocati e la visione migliora con la riduzione della distanza a cui si guarda.
La miopia si misura in diottrie; si parla di miopia lieve quando il difetto è inferiore a 3-4 diottrie, di miopia media o medio-forte sino a 8-9 diottrie, di miopia elevata al di sopra di questi valori.

Si tratta in generale, di una condizione dovuta ad un’aumentata lunghezza del bulbo oculare oppure ad una eccessiva curvatura (e quindi eccessivo potere diottrico) della cornea o del cristallino.